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FORTE SAN SALVATORE ( ME)

FORTE SAN SALVATORE

A signoreggiare il porto di Messina, così lo volle l’Imperatore Carlo.

Il 15 febbraio 1517, da Bruxelles, Carlo V disponeva la costruzione a Messina di una nuova cinta muraria e nuove fortificazioni e il 21 ottobre 1535 entrava trionfalmente in città, reduce dalle vittorie di Goletta e Tunisi contro i turchi di Ariadeno Barbarossa. Per sua disposizione, nel 1546 si dava inizio alla costruzione del Castello del SS. Salvatore sulla punta della falce portuale.

STORIA

Progettato dall’architetto bergamasco Antonio Ferramolino, il Castello servì a munire l’imboccatura del porto che, in precedenza, era stato presidiato dalla non più efficiente e superata torre medievale di S. Anna rimasta memorabile per l’apporto difensivo dei messinesi al comando di Alaimo da Lentini contro gli Angioini, durante i Vespri Siciliani (1282), di poco più di cento soldati che la presidiavano. Il Ferramolino ideava, così, un complesso fortificato bastionato che si spingeva verso l’interno della penisola e inglobava la stessa torre. Nel secolo XVII, il Castello venne ingrandito con l’aggiunta di nuove opere fortificate e, presidiato dagli spagnoli nel 1674 al tempo della rivolta antispagnola, si arrese ai messinesi e dopo la costruzione della Cittadella, ne seguì i destini e con essa si arrese nel 1719, 1735 e 1861. Recintato d’altissime muraglie a strapiombo, rafforzato da baluardi a cuneo in pietra viva e presidiato da garitte in aggetto sulla sottostante scogliera, il Castello era accessibile da terra, oltre che dalla porta bugnata “Spagnola”, dalla cosiddetta “Porta Polveriera” fiancheggiata da due semicolonne ioniche ad anelli e con forte arco a bugne.

Piccola curiosità

"Per la costruzione del Castello fu necessario abbattere uno dei primi conventi cristiani di monaci basiliani dedicato al SS. Salvatore, posto sulla punta della penisola falcata di San Raineri, tradizionalmente fondato dal Gran Conte Ruggero verso il 1090 e che aveva ospitato Papa Urbano VI nel 1385 "

La Porta “Spagnola”

Rappresenta un pregevole esempio di architettura tardo-manierista. Sormonta il poderoso portale in pietra calcarea, ad arco a tutto sesto con forte bugnato ad aggetto che crea suggestivi effetti chiaroscurali, un riquadro rettangolare doppiamente incorniciato contenente una targa marmorea con l’iscrizione che si riferisce alle opere di rafforzamento del 1614:

D O M

REYNANDO LA MAGESTAD CATOLICA

DEL REY FILIPPE D’AUSTRIA III DESTE NÕBRE

FORTIFICO ESTE CASTILLO EL ILL.MO Y EX.MO

DON PEDRO GIRON VIREY Y CAPITAN

GENERAL DESTE REYNO DE SICILIA

SIENDO CASTELLANO EL CAPITAN JUAN

DE CEBALLOS DEL CONSEIO DE GUERRA

DE SU MAGESTAD EN LOS ESTADOS

DE FLANDES EN EL ANNO DEL SENOR

MDCXIIII

Sovrastante è lo stemma del re Filippo III di Spagna, prezioso manufatto di stile manierista, come il portale sottostante, composto da un’aquila reale con le ali spiegate recante lo scudo con le armi spagnole e in basso un volto di satiro dalla cui bocca pende una catenella con le insegne dell’Ordine del Toson d’Oro, ordine cavalleresco istituito da Filippo il Buono nel 1431 in onore di Maria Vergine e di S. Andrea e poi passato alla casa d’Austria e alla Spagna.

La Porta “Polveriera” e il Museo

Pregevole è anche la cosiddetta “Porta Polveriera” che dava l’accesso al deposito di munizioni. Di stile manierista, è fiancheggiata da due colonne con capitelli ionici fasciate per tutta l’altezza da una serie di anelli che proseguono verso i piedritti del forte arco bugnato, con una composizione cara all’architetto gesuita messinese Natale Masuccio che lo applicò nel portale d’ingresso del Monte di Pietà. Fu realizzata nel 1614 e accanto si trova murata una targa marmorea con la scritta del 1753 che ricorda la realizzazione di un cantiere navale voluto da Carlo III di Borbone. Dalla porta si accede al grande ambiente dove sono custoditi alcuni reperti recuperati dopo il sisma del 1908: una lapide commemorativa dei Moti del 1848, una lapide istitutiva dell'ampliamento del porto franco nel 1852 ed alcuni cannoni dell'epoca. Da visitare la Sala dei "Miti e delle correnti dello Stretto", realizzata in collaborazione con il dott. Franz Riccobono e composta da 44 carte nautiche, stampe antiche e litografie dal 1600 al 1800; la “Sala Storica del Nucleo Supporto Logistico” con l'esposizione di alcuni oggetti marinari e la “Sala Storica dei Fari e dei Segnalamenti della Sicilia”.

(fonte : https://visitme.comune.messina.it/.../il-castello-del-ss...)

FOTO DEL POSTO
 

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